La Norma ASTM D413 tratta la forza di adesione misurabile durante la separazione di uno strato di gomma da un substrato, quale tessuto, fibra o lamina metallica. La nostra apparecchiatura universale di prova può essere utilizzata per attuare il metodo descritto in questa Norma.
La procedura di prova prevede, che un campione di prova sia strappato via mediante l’applicazione di una forza di trazione, che provoca lo strappo delle superfici incollate. L’interesse della prova si rivolge alla misurazione della forza di adesione, definita come la forza media divisa la larghezza del campione.
La Norma stabilisce tre tipi di campioni: Tipo A per spellatura a 90°, Tipo B per spellatura a 90° e campioni ad anello. Raccomandiamo l’utilizzo di morsetti pneumatici ad azione laterale, perché la facilità d’uso, la produttività e la ripetibilità li rendono molto adatti alla esecuzione di prove sui campioni di Tipo A e B. I morsetti manuali con chiusura laterale a vite possono pure fornire una soluzione adeguata e pratica per questa prova. Entrambi questi tipi di morsetti possono utilizzare ganasce di presa con facce diverse. Facce rigate sono usate tipicamente per metalli o materiali rigidi, mentre facce lisce o rivestite in gomma risultano adatte per materiali soffici. Per una prova di spellatura a 90° su campioni di Tipo B o ad anello, abbiamo studiato un’attrezzatura che blocca e trasla il substrato, mentre contemporaneamente la striscia è strappata via da un morsetto superiore.
La velocità di acquisizione dati è critica per l’ottenimento di risultati ripetibili e precisi dale prove di spellatura. I risultati migliori sono assicurati da velocità uniformi di acquisizione dati, unita ad una giusta larghezza di banda. Elevate velocità di rilevamento dati consentono di rilevare cambiamenti critici e veloci nel comportamento dei materiali. Alcune apparecchiature hanno la pretesa di offrire velocità elevate di rilevamento dati, ma possiedono un ristretto buffer di dati, che limita il tempo di prova. Una larghezza di banda impropria può introdurre disturbi di sistema oppure escludere punti effettivi dai dati di prova, il che può determinare imprecisione nei risultati della prova.